Manutenzione degli infissi
SUPERFICI VERNICIATE: PULIZIA E MANUTENZIONE
Pulizia e corretta manutenzione sono indispensabili per preservare nel tempo le caratteristiche funzionali ed estetiche degli infissi AnGer. Il posizionamento dell’infisso, a nord o a sud, e le soluzioni architettoniche del progettista, influiscono sulle sollecitazioni a carico del manufatto a causa degli agenti atmosferici. Questo implica un tipo di manutenzione diverso in base alla casistica.
Gli infissi esposti a sud, a filo facciata, dovranno essere controllati e manutenuti con maggiore frequenza di quelli esposti a nord e/o protetti dalla falda, e dovranno essere chiusi con maggiore attenzione soprattutto per quanto riguarda la parte oscurante. Le suggeriamo quindi di leggere attentamente le informazioni seguenti per la loro corretta e frequente manutenzione ordinaria.
Pulizia superficiale
La pioggia si mescola allo smog creando soluzioni acide che possono corrodere ogni materiale. La pulizia mensile accurata evita questo inconveniente e consente di preservare più a lungo le caratteristiche estetiche del film protettivo in vernice. Tale pulizia superificiale deve essere effettuata con panni puliti e morbidi, utilizzando soluzioni di acqua e detergenti neutri (1 cucchiaio in 5 litri di acqua) oppure mediante prodotti specifici
É sconsigliata la pulizia con macchine a vapore. La pulizia dei serramenti può essere realizzata semplicemente con acqua tiepida e un panno morbido
È vivamente sconsigliato nelle operazioni di pulizia utilizzare detersivi aggressivi, solventi, alcool, prodotti e materiali abrasivi in quanto potrebbero rovinare il film di verniciatura e/o danneggiare la superficie degli accessori.
É importante controllare periodicamente lo stato del film di verniciatura che può essere alterato dalla pioggia e dal sole che ne modificano le caratteristiche fisiche, riducendone lo spessore al punto da non essere più in grado di proteggere il legno sottostante. Grandine e traumi meccanici possono velocizzare il processo di deterioramento e rottura. In questi casi l’acqua penetra sotto la vernice e danneggia l’infisso.
Per evitare che questo accada è opportuno intervenire tempestivamente ritoccando i punti danneggiati. Si eviteranno così operazioni di manutenzione successive più onerose.
Il ritocco
Per ritocco si intende l’applicazione di un nuovo strato di vernice nei punti in cui il film originale si è deteriorato, al fine di evitare che l’acqua possa penetrare creando danni ulteriori al legno sottostante. Si tratta di un’operazione di pochi minuti all’anno ma è fondamentale per preservare il film di verniciatura ed evitare interventi più costosi. Da eseguire ogni volta che risulta necessario.
Rinfresco periodico
Il rinfresco periodico si esegue tramite applicazione di un nuovo strato di vernice su tutta la superficie per ovviare all’usura di quella esistente. Se i ritocchi precedenti sono stati eseguiti con diligenza, tale operazione sarà necessaria dopo i 4-7 anni dalla posa dell’infisso, tenendo conto del tipo di manufatto, dell’esposizione e del ciclo di verniciatura adottato.
Qual è il momento giusto per il rinfresco?
É opportuno intervenire quando la pellicola diviene più magra e ruvida al tatto e, contestualmente, quando ha perso la brillantezza originale. Di regola non prima di 4-7 anni. Il rinfresco dovrebbe essere effettuato quando la pellicola è ancora integra per facilitarne le operazioni. Come si effettua il rinfresco?
- Pulire la superficie con un detergente neutro.
- Applicare un nastro in carta gommata sul vetro adiacente per evitare abrasioni accidentali durante la carteggiatura e l’applicazione della vernice sul silicone e sul vetro.
- Carteggiare con un panno abrasivo o una carta da 280 per eliminare le incrostazioni di sporco e facilitare l’aggrappaggio successivo della vernice. Non insistere troppo sugli spigoli per non asportare il colore. La superficie è ben preparata se diventa opaca in maniera uniforme.
- Eliminare la polvere di carteggiatura con un panno umido o con aria fredda di asciugacapelli.
- Applicare con pennello a 45° il nuovo strato di vernice e verniciare secondo lunghezza. Eseguire l‘operazione all’ombra, evitando il pieno sole. Non verniciare a temperature inferiori a 10°. Utilizzare esclusivamente la vernice indicata nella scheda identificativa del prodotto acquistato oppure contattare il produttore dell’infisso per maggiori informazioni.
- Non applicare vernici alla guarnizione.
- Al termine della lavorazione chiudere ermeticamente il barattolo e conservarlo capovolto per evitare infiltrazioni d’aria. Lavare il pennello con acqua e sapone, avvolgerlo in un tovagliolo di carta e riporlo in orizzontale. Conservare il barattolo in luogo fresco, asciutto, protetto dal gelo, lontano dalla portata dei bambini.
Controlli aggiuntivi per lo schermo in legno
La chiusura in legno oscurante è più esposta agli agenti atmosferici rispetto alla finestra per cui subisce più sollecitazioni da sole e pioggia e richiede una verifica aggiuntiva. É opportuno attenersi ai seguenti suggerimenti per il controllo e la manutenzione, almeno semestrale.
- Verificare che le ante non striscino sul davanzale; qualora succeda chiamare un esperto.
- Verificare che non ci sia ristagno di acqua piovana sul davanzale a contatto con le ante.
- Verificare le teste del legno, superiori e inferiori dello schermo. Tali punti assorbono generalmente acqua piovana provocando dilatazioni e contrazioni del legno. Tali sollecitazioni comportano crepe in lunghezza di alcuni centimetri.
Il ritocco di queste parti con nuovi strati di vernice evita che l’acqua penetri ulteriormente causando il distacco della pellicola.
ASPORTAZIONE DI OCCASIONALI FUORIUSCITE DI RESINA
La resina è un componente del legno che ne aumenta la conservabilità all’esterno: essenze come il Douglas, il Larice, il Pino e l’Abete possono contenerne abbondanti quantità. L’infisso riscaldato al sole può espellere la resina surriscaldata e più fluida, soprattutto in prossimità dei nodi, generando goccioline e colature sul film di verniciatura.
La fuoriuscita di resina non viene considerata un difetto dell’infisso e deve essere accettata dal consumatore, consapevole di aver acquistato un prodotto in legno.
É possibile eliminare tali fuoriuscite, liquide o parzialmente solide, con due procedure.
In caso di resina liquida, appena fuoriuscita, asportare la goccia con un cucchiaino da caffè e pulire con prodotto specifico.
In caso di resina parzialmente solida, conviene aspettare l’inverno che cristallizzerà la goccia con le basse temperature. A questo punto procedere all’asportazione meccanica con un bastoncino di legno sagomato alla punta come fosse uno scalpello. Intorno agli 0° la resina è decisamente rigida e di facile rimozione.
SUPERFICI LACCATE E PERDITA DI PIGMENTI DURANTE LA PULIZIA
Applicando una certa pressione con le dita o passando un panno ruvido sulla superficie è possibile che alcuni dei pigmenti della vernice possano staccarsi.
Questo succede quando il produttore della vernice utilizza una gran quantità di pigmenti per la colorazione dello smalto.
Tale perdita riguarda però solo lo strato estremamente superficiale in cui la reticolazione del film non è in grado di produrre una struttura sufficientemente solida per trattenerli e si evidenzia solo nei primi interventi di pulizia.
Tali pigmenti sono di origine minerale, non macchiano le superfici e possono essere estratti solo tramite energica sollecitazione meccanica. Nello strato sotto superficiale sono ben ancorati e non estraibili.
Si tratta quindi di un fenomeno normale che riguarda tutti gli smalti di qualità
superiore, non altera la durata nè le caratteristiche del film.
REGOLAZIONI E REGISTRAZIONI DEI SERRAMENTI
Si consiglia la regolazione dei meccanismi di apertura e chiusura solo ed esclusivamente ad opera di personale competente. A titolo esemplificativo riportiamo alcune operazioni di seguito.
Regolazione dell’alza anta:
allentare la vite con TorxT15, posizionare in altezza e serrare.
Sollevamento o abbassamento dell’anta:
con chiave a brugola da 4.
Pressione della forbice:
con chiave a brugola da 4.
Regolazioni sulla cerniera in orizzontale o verticale:
con chiave a brugola da 4.
Regolazione della pressione:
con chiave TorxT20.
FALSA MANOVRA ANTA /RIBALTA E RIPRISITNO DELLA CHIUSURA
Può succedere che la ferramenta dell’anta in apertura a ribalta possa sganciarsi, che la finestra resti agganciata solo al cardine inferiore e trattenuta in alto solo dalla forbice di limitazione dell’apertura. Non si tratta di un grave problema. Basta seguire i passaggi successivi per ripristinare immediatamente l’infisso.
- Impugna la martellina della finestra orientata verso l’alto e tira verso di te il
dispositivo di falsa manovra (elemento metallico incernierato sull’asta di chiusura),
foto 1 e 2. - Tieni in posizione il dispositivo di falsa manovra e spingi l’anta verso il telaio per
riportare la cerniera superiore nella sede originale (foto 3). - Ruota di 45° la martellina in posizione di apertura normale (foto 4) e rilascia il
dispositivo di falsa manovra. La cerniera tornerà ad essere trattenuta nella sua
sede naturale e la finestra è nuovamente utilizzabile (foto 5).
6) VERIFICA E LUBRIFICAZIONE DEGLI INFISSI DI CHIUSURA E
SOSPENSIONE
La corretta lubrificazione e la verifica dello stato di usura rappresentano la prima forma di manutenzione per conservare la funzionalità e la sicurezza degli infissi.
La lubrificazione riguarda tutte le parti mobili come cerniere, incontri e aste di chiusura, aste di scorrimento, fermi a scatto, e si esegue generalmente con vaselina tecnica, olio spray, olio teflonato per catene di biciclette operando come indicato in foto.
La manutenzione consigliata ha cadenza annuale o tutte le volte che si riscontrano
difficoltà nelle manovre di chiusura e apertura.
Gli infissi sono sottoposti a forti sollecitazioni da parte degli agenti atmosferici per cui si consiglia una manutenzione semestrale, o più frequente, qualora si verifichi una maggiore difficoltà di manovra e chiusura.
Nel caso in cui venga verificato uno stato di usura elevato, è importante contattare il fornitore, e provvedere alla sostituzione delle parti usurate, o dell’intero sistema di ferramenta.